giovedì 27 gennaio 2011

Il problema dell'effetto serra

Oggi vi parliamo dell'effetto serra:
È davvero preoccupante sapere che nelle nostre mani c’è, per la prima volta la possibilità di distruggere il pianeta. Sin dalla preistoria l’uomo ha interagito con l’ambiente, instaurando un rapporto di prelievo di risorse, ma senza mai arrivare ad un livello di profonda trasformazione quale invece si registra adesso. Solo da pochissimo, infatti, l’uomo sta intervenendo in modo drastico su quegli elementi che rappresentano l’ambiente in cui vive: terra, acqua e aria. L'uomo non solo si è adattato ai vari ambienti terrestri, dimostrandosi l’unico animale in grado di vivere a tutte le latitudini, ma ha trasformato gli stessi ambienti. Persino l’atmosfera sopra l’Antartide è stata radicalmente modificata dall’uomo, a causa del buco ell’ozono. Dobbiamo correre ai ripari, perché le straordinarie mutazioni che abbiamo prodotto potrebbero rivolgersi contro di noi, o contro i nostri figli, in quanto il pianeta non è più in grado di soddisfare i nostri spropositati bisogni. Sono moltissimi gli aspetti che mettono in crisi l’esistenza della vita sul nostro pianeta, ma penso che davvero l’inquinamento raggiunga i suoi effetti più deleteri, quando arriva addirittura a modificare il clima. Infatti, il cosiddetto “effetto serra” potrebbe portare ad un innalzamento della temperatura potenzialmente letale per la presenza dell’uomo sul pianeta.
Ciò è causato dall’accumulo di anidride carbonica e di altri gas di combustione, oltre che dal progressivo abbattimento delle foreste, che limita la produzione di ossigeno dovuta alla fotosintesi clorofilliana. Gli effetti devastanti si sono già evidenziati anche nel nostro paese: mi riferisco all’innalzamento della temperatura media segnalata negli ultimi anni e allo scioglimento dei ghiacciai.
In particolar modo, la temperatura della terra è determinata dalla quantità di radiazione solare che riceve, riflette e assorbe. La radiazione solare assorbita riscalda la superficie terrestre e questa a sua volta irradia calore sotto forma di radiazione infrarossa. Ora, proprio l’anidride carbonica ed altri gas presenti in atmosfera lasciano passare le radiazioni solari, ma non quelle infrarosse emesse dalla terra. Quindi l’atmosfera intrappola calore così come fanno i vetri di una serra.
L’aumento della concentrazione di anidride carbonica è dovuta, si diceva, in via indiretta all’abbattimento delle foreste, ma in via diretta ai processi di combustione dei fossili. In modo particolare il carbone, ovviamente, ma anche il petrolio ed, in misura inferiore, il metano contribuiscono all’aumento dell’anidride carbonica. Pertanto non solo le attività industriali, ma anche l’utilizzo delle autovetture e il riscaldamento domestico contribuiscono a questa situazione pericolosa. Infatti, come già detto prima, tutto questo potrebbe portare ad un innalzamento di alcuni gradi centigradi nel corso dei prossimi decenni. Le possibili conseguenze a livello ambientale sarebbero disastrose. Le terre basse sarebbero inondate (come prevedono di Venezia). I paesaggi climatici sarebbero sconvolte. Già si dice che il nostro paese potrebbe diventare una zona tropicale, e si perderebbe così non solo il clima mediterraneo, ma anche tutta la flora tipica di questo clima.
Indubbiamente, di fronte a questi scenari inquietanti, l’opinione pubblica si può ritenere sensibilizzata, ma occorre operare anche con provvedimenti legislativi opportuni, che mirino alla riduzione delle emissioni di gas serra e all’arresto dei fenomeni di deforestazione.
Dobbiamo stare bene attenti ad "usare" il nostro pianeta, perché decisioni sbagliate rovineranno il futuro dei nostri figli.


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